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martedì 26 marzo 2013

Presto potremmo morire per semplici infezioni : "Antibiotico resistenza"



Il titolo sembra forse eccessivo, ma purtroppo è la realtà... Presto potremmo trovarci di fronte ad uno scenario apocalittico, dovuto alla dilagante resistenza agli antibiotici che la maggior parte dei comuni microrganismi stanno sviluppando con il tempo...
E' importante sapere infatti, che i microrganismi patogeni hanno la capacità di "imparare" a sviare quella che è l'azione di un determinato antibiotico nel momento in cui si ritrova molto spesso in contatto con quest'ultimo e che questa capacità può essere trasmessa da un microrganismo ad un altro...
Questo è un problema che negli ospedali, dove al massiccio uso di antibiotici è associata la presenza di soggetti spesso debilitati,  è comparso già da tempo dove sono spesso presenti dei batteri super resistenti e molto difficili da trattare, situazione che rende le infezioni nosocomiali uno dei più gravi pericoli della degenza ospedaliera...
Tragico sarebbe se lo stesso problema divenisse la quotidianeità anche nei normali ambienti...
Si rischierebbe davvero di morire, per l'incapacità di curare quella che adesso è una semplice infezione, e si tornerebbe all'800 quando dopo le operazioni si moriva molto più per infezioni postoperatorie che per cause operatorie...
Dovremmo tutti insieme cercare di scongiurare il pericolo, imparando a ridurre al massimo quello che è l'uso degli antibiotici ai casi di reale necessita...Il nostro organismo è per fortuna in grado di combattere autonomamente la maggior parte delle infezioni, senza necessità di ricorrere all'uso dell'antibiotico... E' vero che questo atteggiamento dovrebbero recepirlo per primi i medici, soprattutto i medici di base che spesso dispensano antibiotici come fossero caramelle, ma dovrebbero capirlo anche i pazienti che "richiedono" l'antibiotico quasi per sicurezza, guardando il medico con diffidenza se questo non volesse o non dovesse prescriverlo...La situazione diventa ancora più grave se si considera che molti microrganismi possono causare malattia sia negli uomini che negli animali, cosa che spesso non è considerata dai veterinari che abusano di antibiotici per la cura degli animali, mettendo a rischio l'efficacia di tali medicinali...
Dall'altro lato le case farmaceutiche dovrebbero iniziare a spendere qualcosina in più sul piano della ricerca, dato che gli ultimi antibiotici di reale efficacia risalgono agli anni 80 e che pochi prodotti sono attualmente allo studio...
Insomma, un pò tutti dovremmo iniziare ad agire nel nostro piccolo, per evitare quella che da molti scienziati è stata definita come la "peste del nuovo millennio"...



domenica 24 marzo 2013

Monumentali ad Empoli

In serate come queste ci si sente orgogliosi di tifare Bari...O forse per quanto mi riguarda lo sono stato ancora di più dopo sconfitte in partite che una città come Bari, con una tifoseria come questa non dovrebbe nemmeno giocare, figuriamoci perdere...
Fatto sta che questa partita era ostica dall'inizio, si giocava contro la squadra più in forma del momento e soprattutto su un campo dove non avevamo mai vinto in Serie B...Nella nostra storia...
Ancora più dura quando Iunco ( grandissimo comunque per la grinta che sta mettendo in campo ) è stato mandato in anticipo sotto la doccia...
A quel punto non ci avrebbe creduto nessuno... Nessuno tranne questo Bari...Lo stesso che ci ha abituati a questo tipo di emozioni...Il missile terra aria di Romizi è stata la giusta ricompensa per una partita perfetta... Non sarebbe giusto citare un calciatore piuttosto che un altro...
Prendiamoci questi 3 punti...Fondamentali...Mettiamo qualche squadra dietro di noi e continuiamo a tenerci la Serie B stretta fra i denti...
Nelle ultime 5 partite 4 vittorie e 1 pareggio....8 gol fatti e solo 1 subito...Tanto basta per dire che non dobbiamo temere nemmeno il Livorno...
Continuiamo così... Forza Bari !!

giovedì 21 marzo 2013

Sofia...Il cuore o la ragione?

Sofia è una bella bimba di 3 anni e mezzo, affetta da Leucodistrofia metacromatica, una grave patologia, degenerativa e ad esito infausto...
Al momento, non ci sono terapie ufficiali che abbiano dimostrato la loro valenza nel contrastare la patologia e si agisce prevalentemente con farmaci che attenuano la sintomatologia, come ad esempio il dolore...
Su questo caso si è scatenato un vero e proprio processo mediatico, dal momento in cui, una cura basata su cellule staminali mesenchimali, il cosiddetto metodo Stamina, abbia mostrato una prima azione di tipo regressivo nei confronti della patologia... Da quel momento è partito un vero e proprio braccio di ferro, con giudici di diversi tribunali che si sono espressi in modo diverso su casi che erano fondamentalmente gli stessi....
Le posizioni in questa storia sono 2, da una parte ci sono i pazienti, i loro familiari e l'opinione pubblica che si schierano in modo forte affinché i giudici rendano accessibili queste cure, nella speranza di una guarigione...
Dall'altra ci sono i medici, che ribadiscono quanto questa cura possa d'altro canto essere fortemente dannosa per i pazienti, dal momento che la sua efficacia non è mai stata comprovata da studi a livello internazionale e che seguono determinati protocolli...Molti si soffermano anche sul fatto che l'ideatore di tale cura, Davide Vannoni, non sia nemmeno laureato in medicina...
Tengo a ribadire che nel mondo scientifico, è importante, fondamentale, che ogni nuova cura sia preceduta da test rigidi e che si basano su regole scritte e seguite a livello internazionale, questo per proteggere in primo luogo i pazienti, che potrebbero essere raggirati da gente senza scrupoli che offre cure miracolose senza alcun fondamento ( questo si è già verificato in passato ) o peggio ancora che possa vedere un peggioramento della propria condizione, dovuto alla totale assenza di prove scientifiche...
Per quanto mi riguarda, ho guardato la situazione da entrambi i punti di vista, da quello di uomo, da parte di un ragazzo che potrebbe essere il fratello della povera Sofia e di tutti gli altri bimbi nella sua stessa situazione che non vanno dimenticati, in questo caso il cuore mi dice che le cure dovrebbero essere fornite, senza troppi giri di parole o ragionamenti strani...
E dalla parte dello studente di medicina e futuro medico. che non può astenersi dal valutare i possibili effetti dannosi del metodo Stamina e di quanto pericoloso possa essere creare un precedente rendendo attuabile una cura mai certificata dalle associazioni scientifiche mondiali...
Bè. penso che a Sofia debba essere concessa la possibilità di ottenere quelle cure, se non altro per non ammazzare la sua speranza e quella dei suoi genitori...Non ci sono altre cure al momento, c'è la possibilità, la speranza, forse vane o sbagliate riposte nel metodo Stamina o c'è il nulla, perché in tutta sincerità è questo che la scienza offre al momento per questi malati...
In situazioni del genere, tra una cura che potrebbe dare danni, ma che allo stesso momento potrebbe dare benefici, o una morta certa, io scelgo la speranza...

STAMINALI PER SOFIA

lunedì 18 marzo 2013

Cardiochirurgia pediatrica...E ti cambia la vita...

"Pronto, salve, chiamo dall'ospedale per confermare il ricovero...Lunedì la aspettiamo al terzo piano, Cardiochirurgia Pediatrica"... "Ma...Non sono più un bambino purtroppo"..."Bè la sua è una cardiopatia congenita, le trattiamo qui...Arrivederci..."
Cardiochirurgia Pediatrica...Un nome che a pensarci da i brividi...Nel mio cuore ho sempre sperato che le cardiopatie sparissero per sempre dal campo della pediatria...Ho sempre sperato che nessun altro bambino dovesse mai provare quello che ho provato io da piccolo, le esperienze, le paure...Come quando a 5 anni ti strappano dalle braccia di tua madre per portarti in sala operatoria, e tu, troppo piccolo per capire dove ti portano ma già grande da capire che quello che sta succedendo non ti piace piangi perchè sei terrorizzato... Ho sempre sperato che nessun altro bambino provasse la sensazione di un tubo in gola per 45 interminabili minuti...Ho sempre sperato che non ci fossero genitori che aspettano in una fredda sala d'attesa di sapere se potranno riabbracciare il loro figlio o se dovranno salutarlo per sempre...Bè questo è quello che ho sempre sperato, ma raramente le cose che vorremmo rappresentano la realtà...
Si parte...Le premesse sono tutt'altro che buone...Mi aspettano 9 ore di macchina fino a Milano. e poi, no il compleanno in ospedale no !! Ebbene si...Mi tocca...Chi me lo doveva dire...
Arrivo a Milano...San Donato...Cardiochirurgia Pediatrica...Mi presento...Mi chiedono di attendere fuori...Poi mi chiamano per l'agocannula, routine penso, l'ho fatto decine di volte in vita mia...Entro in reparto e per la prima volta capisco che quello non è un reparto come gli altri, c'è qualcosa di atipico...Di magico...Ma anche di terribile...Ci sono infermieri e medici che si dannano per non far mancare nulla ai loro piccoli "ospiti"...Ci sono mamme e papà di tutte le nazionalità che a dispetto del loro colore o religione si abbracciano, si rincuorano, si fanno forza l'un l'altro...Ma soprattutto ci sono i bambini, che non mollano mai...Bambini che si trascinano a forza su tricicli pur mostrando la difficoltà, sono bambini operati da poco, o in attesa di operazione ma che niente e nessuno al mondo sarebbe capace di fermare...Bambini con una voglia di lottare, di reagire, di vivere, che poche volte nella vita mi è capitato di vedere...
Inizio a conoscerli...C'è Giuseppe. i medici non riescono a capire quale sia il suo problema, e lui è terribilmente spaventato...Sono più grande di lui, ma rivedo certe paure che avevo io anni fa, vorrei spronarlo a crederci, a tenere duro, ma lui è troppo timido per avvicinarsi...Io non voglio avvicinarmi, non so come potrebbe prenderla...E poi c'è il piccolo Luca...Sapevo lui fosse lì, avevo conosciuto la sua storia su Facebook, ma non avevo mai immaginato quanto fosse bello questo piccolino...E soprattutto quanto fosse forte...Mesi di vita, ma tonnellate di forza, di voglia di spaccare il mondo e di continuare a vivere...Quante volte ci lamentiamo per un mal di schiena, per un mal di testa, per un esame andato male, dei soldi che non bastano mai...Bè, Luca aveva subito un intervento a cuore aperto, ma Luca rideva quando lo guardavi...E tu non potevi fare a meno di sorridere...Luca era stanco, il suo cuore non pompava ancora a dovere...Ma Luca cercava sempre di tenere alta la sua testolina...Era una forza della natura...E come lui tanti altri bambini...Da tutte le parti d'Italia...Del mondo...
Era davvero una famiglia quella in quel reparto...Le mamme dei bimbi le sentivi quasi le tue mamme...Non ti facevano mai mancare una pacca sulla spalla, un consiglio, un incoraggiamento...Nonostante molte di loro avessero dentro il dramma di un figlio che in quei giorni lottava fra la vita e la morte...Nonostante molte di loro avessero messo debiti per quei viaggi della speranza...Che molte volte portava via con se anche quelle briciole di speranza rimasta...Nonostante molte di loro avevano da pensare a tutto tranne che ai tuoi problemi, ma loro lo facevano...Non si risparmiavano mai...
In quel reparto, in quei giorni, quando mi capitava di essere solo in stanza, pensavo a quanto stupidi siamo certe volte, a quanti problemi inutili ci poniamo, a quante cose futili diamo importanza...
Penso che quei giorni mi abbiano davvero cambiato la vita...O perlomeno abbiano cambiato il mio modo di approcciarmi a questa vita...
I giorni passano...Io svolgo tutti gli esami di routine...I medici confermano...Ho bisogno del pacemaker, devono operarmi...Sarebbe stata una notizia che mi avrebbe demoralizzato e abbattuto...Fino a qualche giorno prima...Ora avevo questi bimbi attorno a me, avevo loro a darmi forza, a spronarmi a crederci, a dirmi di lottare...Erano i loro occhi a dirmelo...Le loro esperienze...I loro sorrisi ma anche le loro lacrime... E così, ci ho messo poco tempo a dire al medico di organizzare tutto quello che c'era da fare...
Presto arriva il tempo di andare, di salutare tutti... Di tornare a casa e riprendere la mia vita...
L'autostrada scorre velocemente...Guardo mio padre alla guida e sono orgoglioso... Di lui...Di quello che ha fatto...Dei sacrifici, spesso rinunciando a tutto pur di portarmi dai medici migliori, pur di non farmi mancare nulla...Guardo mia madre dormire e il mio cuore si riempie d'amore... Non basterebbe tutto l'amore del mondo paragonato a quello che provo per lei...
Potrei passare ore ed ore a parlare di quello che ho provato in quei giorni, degli episodi a cui ho assistito, delle cose che mi hanno fatto battere il cuore, o che mi hanno fatto scendere una lacrima... Ma mi limito ad una sola parola... GRAZIE... A chi in quei pochi giorni, mi ha reso inconsapevolmente una persona migliore...
A chi mi ha spinto ad avere ancora più forza per raggiungere il mio obiettivo, essere un medico, dedicare la mia vita a chi ne ha bisogno, a regalare sorrisi a chi teme di perderli per sempre...E se ci riuscirò sarà anche grazie a tutti loro...

domenica 17 marzo 2013

Aria nuova per la Chiesa





Aria nuova...Aria di rinnovamento...Si spera sia davvero giunto il tempo per una chiesa che avvicini tutti, soprattutto i poveri, soprattutto chi, avendo spesso perso tutto non può far altro che cercare nella Chiesa e nella fede l'ultimo appiglio...Aria nuova per una Chiesa che troppo distante era negli ultimi tempi da quello che dovrebbe essere il suo obiettivo, il suo scopo...
Non credo di essere l'unico, ad aver provato imbarazzo, rabbia per gli ultimi scandali sulla Chiesa, per gesti arrivati da parte di persone che dovrebbero essere un'ancora di salvezza per tutti e non un pericolo, da parte di gente che dovrebbe rappresentare la purezza e che invece si nasconde dietro il proprio ruolo...
Ho provato anche tristezza ultimamente, nel vedere un Papa lontano dalla gente, lontano da quelli che sono i veri problemi della comunità, lontano da chi non può e non deve riconoscersi in un Pontefice che indossa gioielli, stole di ermellino e che viaggia su auto lussuose piuttosto che fra la gente...
Forse la mia è un'idea troppo lontana da quella che può essere la realtà, ma già le prime parole di Papa Francesco mi hanno rincuorato, mi hanno ridato la voglia di seguire il Papa, di seguire la Chiesa...
"Come vorrei una Chiesa povera e per i poveri"... Questa frase mi ha fatto sorridere, mi ha ridato speranza...
Ora non resta che aspettare e vedere se il cammino proseguirà sulla scia di questi primi giorni, ma si parte con una speranza fondata...La Chiesa potrebbe davvero tornare ad essere un qualcosa di speciale...

venerdì 15 marzo 2013

Partiamo...

Chi ha tempo non aspetti tempo, dice un vecchio proverbio...A volte però il tempo va cercato...E' quello che finalmente sono riuscito a fare stasera, dando vita finalmente ad un blog...Idea che balenava nella mia mente da tempo...
Non so bene quanto tempo ci dedicherò...Di cosa parlerò...
Per stasera mi accontento del primo passo...Si parte...Benvenuti...