Sofia è una bella bimba di 3 anni e mezzo, affetta da Leucodistrofia metacromatica, una grave patologia, degenerativa e ad esito infausto...
Al momento, non ci sono terapie ufficiali che abbiano dimostrato la loro valenza nel contrastare la patologia e si agisce prevalentemente con farmaci che attenuano la sintomatologia, come ad esempio il dolore...
Su questo caso si è scatenato un vero e proprio processo mediatico, dal momento in cui, una cura basata su cellule staminali mesenchimali, il cosiddetto metodo Stamina, abbia mostrato una prima azione di tipo regressivo nei confronti della patologia... Da quel momento è partito un vero e proprio braccio di ferro, con giudici di diversi tribunali che si sono espressi in modo diverso su casi che erano fondamentalmente gli stessi....
Le posizioni in questa storia sono 2, da una parte ci sono i pazienti, i loro familiari e l'opinione pubblica che si schierano in modo forte affinché i giudici rendano accessibili queste cure, nella speranza di una guarigione...
Dall'altra ci sono i medici, che ribadiscono quanto questa cura possa d'altro canto essere fortemente dannosa per i pazienti, dal momento che la sua efficacia non è mai stata comprovata da studi a livello internazionale e che seguono determinati protocolli...Molti si soffermano anche sul fatto che l'ideatore di tale cura, Davide Vannoni, non sia nemmeno laureato in medicina...
Tengo a ribadire che nel mondo scientifico, è importante, fondamentale, che ogni nuova cura sia preceduta da test rigidi e che si basano su regole scritte e seguite a livello internazionale, questo per proteggere in primo luogo i pazienti, che potrebbero essere raggirati da gente senza scrupoli che offre cure miracolose senza alcun fondamento ( questo si è già verificato in passato ) o peggio ancora che possa vedere un peggioramento della propria condizione, dovuto alla totale assenza di prove scientifiche...
Per quanto mi riguarda, ho guardato la situazione da entrambi i punti di vista, da quello di uomo, da parte di un ragazzo che potrebbe essere il fratello della povera Sofia e di tutti gli altri bimbi nella sua stessa situazione che non vanno dimenticati, in questo caso il cuore mi dice che le cure dovrebbero essere fornite, senza troppi giri di parole o ragionamenti strani...
E dalla parte dello studente di medicina e futuro medico. che non può astenersi dal valutare i possibili effetti dannosi del metodo Stamina e di quanto pericoloso possa essere creare un precedente rendendo attuabile una cura mai certificata dalle associazioni scientifiche mondiali...
Bè. penso che a Sofia debba essere concessa la possibilità di ottenere quelle cure, se non altro per non ammazzare la sua speranza e quella dei suoi genitori...Non ci sono altre cure al momento, c'è la possibilità, la speranza, forse vane o sbagliate riposte nel metodo Stamina o c'è il nulla, perché in tutta sincerità è questo che la scienza offre al momento per questi malati...
In situazioni del genere, tra una cura che potrebbe dare danni, ma che allo stesso momento potrebbe dare benefici, o una morta certa, io scelgo la speranza...
STAMINALI PER SOFIA
Io credo che presentata la situazione, spiegata nei minimi dettagli con tutti i pro e i contro, la decisione finale spetti solo ed esclusivamente alle famiglie le quali si trovano a dover fare i conti con la malattia e col dolore... quindi se c'è anche un piccolissimo spiraglio di speranza, perchè negarglielo?!?
RispondiEliminaE' comunque importante un controllo di tipo legislativo e scientifico su decisioni del genere, in quanto una "rilassatezza" nei controlli potrebbe dar vita a situazioni sgradevoli e pericolose...Bisognerebbe valutare di caso in caso, ricordando che si sta decidendo per delle persone e non per dei semplici nomi su delle cartelle cliniche...
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