Follow me on Twitter @Umberto_Ba

sabato 31 maggio 2014

Bari, la vittoria del gruppo... E di chi ci è sempre stato!

Siamo ai playoff! Quello che sembrava qualcosa di irraggiungibile fino a qualche mese fa è adesso realtà, ed è realtà grazie ad un gruppo di ragazzi fantastici che ha "purificato" noi baresi e tutto il calcio dopo la vergogna del calcioscommesse, grazie ad una piazza intera che ha spinto, come in poche città al mondo può essere possibile, la squadra verso l'obiettivo e a tutto uno staff, dagli allenatori ai magazzinieri che sono riusciti a creare un gruppo meraviglioso.
Questa gioia è per tutti quelli che ci sono sempre stati, per tutti quelli che hanno sofferto per il Bari quando era troppo facile allontanarsi, per tutti quelli che si sobbarcano chilometri in macchina per seguire la squadra dalla provincia, per tutti quelli che lontani da Bari tra streaming che saltano e bestemmie organizzano i loro impegni in base alle partite del Bari, per tutti quelli che hanno sempre pensato a sostenere i colori in qualsiasi circostanza e non solo quando era comodo farlo. Per tutti quelli che troppe volte si sono sentiti dire "angor dret au Bar t n va??", che erano guardati e considerati idioti perchè andavano a vedere le partite in uno stadio vuoto...
Ma questo non è sicuramente il momento di fare polemiche, abbiamo una nuova società, un nuovo presidente e soprattutto un sogno ancora tutto da scrivere, ricordate però che il Bari e i colori biancorossi si amano sempre. Regalate ai vostri figli, nipoti o fratellini una maglia biancorossa, insegnate loro i nomi dei calciatori, i cori, fateli innamorare della nostra squadra, è quella che dovranno portare nel cuore!
E imparate a seguire la squadra sempre, qualsiasi cosa accada. Solo in questo modo potremo crescere ancora di più.
Avanti Bari !!

sabato 24 maggio 2014

Abolizione numero chiuso a medicina... Non scherziamo con il fuoco!

Ci sarebbero da scrivere fiumi di parole, ma cercherò di spiegare in breve perchè a mio modesto parere, l'eliminazione del numero chiuso a medicina sarebbe una "tragedia".
Partiamo da quelli che sarebbero i problemi di carattere logistico, in Italia ci troviamo spesso di fronte a strutture universitarie carenti e poco adeguate già per l'esiguo numero di studenti che ogni anno accedono al corso, figuriamoci se si dovesse moltiplicare per 10 volte il numero degli iscritti. In che condizioni gli studenti si ritroverebbero a seguire lezioni o peggio ancora laboratori del primo anno di corso? E' impossibile risolvere, con quelli che sono i fondi a disposizione delle università italiane questo problema e il tutto andrebbe ad influenzare ulteriormente il livello e la qualità dell'istruzione nelle nostre facoltà.
Si parla molto del passaggio al modello francese con un primo anno aperto a tutti e uno sbarramento nell'accesso al secondo anno, e qui sorgono gli altri problemi. Da chi e come sarà deciso questo passaggio al secondo anno? Ci sarà un test a risposta multipla che riproporrebbe tutte le polemiche semplicemente ritardate di un anno o sarà dato tutto in mano ai docenti e ai baroni? Vogliamo davvero mettere nelle mani dei professori il destino di ognuno di noi, e lasciare loro la possibilità di decidere con criteri totalmente soggettivi chi è meritevole di studiare medicina e chi no?
E se ci dovesse essere un imprevisto di qualunque tipo durante il primo anno che portasse lo studente a ritardare gli esami o abbassare la propria media?Anche in questo caso sarebbe il fato a decidere del futuro di migliaia di ragazzi?
In paesi dove il test di medicina non esiste totalmente, l'accesso non è libero a tutti, come ad esempio in America, ma solo chi ha conseguito un punteggio elevato a test precedenti e spalmati lungo gli anni che precedono l'iscrizione all'università posso aspirare all'iscrizione. Questo significa che molti che in Italia provano il test d'accesso a medicina, anche se con un voto di maturità molto basso, altrove non potrebbero nemmeno sognare di tentarci...
E poi, come la si mette con i posti in specializzazione? Posti che sono già carenti al momento nonostante la presenza del numero programmato e che porterebbero ad una disoccupazione dell'80% dei laureati in medicina nei prossimi anni...
Per tutti questi motivi, che sono solo una parte, continuo a credere che la situazione attuale, con test e numero chiuso resti la miglior cosa. Certo, forse andrebbe modificato in qualche punto per cercare di rendere il tutto meno torbido, ma resta pur sempre un criterio oggettivo, che come ogni concorso prevede l'insieme di tanti fattori, come la preparazione, la fortuna, l'emotività...
Non scherziamo con il fuoco, fra qualche anno potremmo davvero pentircene!

giovedì 22 maggio 2014

Il grosso rischio della non vaccinazione

Il nesso tra vaccini e importanti effetti collaterali, primo fra tutti l'autismo, è uno dei temi più caldi nel mondo scientifico o meglio uno dei temi più caldi tra scienziati e chi scienziato non lo è, e il rischio che inizino a prendere piede abitudini pericolose come la non vaccinazione è davvero dietro l'angolo.
Il pericolo è che potremmo ritrovarci ad affrontare a breve patologie, come il morbillo, estremamente pericolose e mortali, che negli ultimi anni ci hanno preoccupato solo relativamente proprio per l'efficacia delle vaccinazioni. Non è un mistero infatti che in paesi dove le campagne di vaccinazioni non sono effettuate in maniera capillare il morbillo continui a mietere migliaia di morti ogni anno. E' inoltre abbastanza recente la comparsa di epidemie di morbillo in paesi come Galles e Olanda che hanno provocato decine di contagi e qualche decessi a causa proprio del rifiuto alla vaccinazione. 
Da più parti sono arrivate rassicurazioni, basate su ricerche e non sul passaparola come avviene dall'altra parte della barricata, circa l'assoluta mancanza di un nesso tra vaccinazioni e insorgenza di autismo, ma si continua, masochisticamente, a cercare di voler far credere il contrario.
A favore della vaccinazione si sono schierati, scienziati di tutto il mondo, ISS, Agenzia nazionale del Farmaco e per ultima l'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Certo, in un mondo in cui c'è chi crede che è possibile curare il cancro con diete a base di succo di pompelmo, o che laureati in filosofia possano possedere l'elisir di cellule staminali in grado di sconfiggere gravi patologie ci si può aspettare davvero di tutto, ma se adesso per proteggere tutti noi abbiamo a disposizione i vaccini, un giorno tutto potrebbe tornare ad essere in salita e decine di anni di sacrifici e lotte contro malattie gravi potrebbero essere buttati via in un istante.
L'appello da ogni parte, a cui mi associo, è di continuare la vaccinazione di tutti i bambini, unico modo per preservarli da grossi rischi.
La scelta è facile, i medici sono per le vaccinazioni, chi medico non lo è, contro. Se vi si rompesse un tubo chiedereste consiglio ad un idraulico o ad un panettiere?

giovedì 15 maggio 2014

Euro o non euro... Siamo tutti economisti in Italia...

Parto da un presupposto. Io non studio economia, non l'ho mai masticata davvero e non mi butto in discorsi di economia che vanno ben oltre le mie conoscenze.
Allo stesso modo studio medicina, penso di capirne un minimo più di chi non ha dimesstichezza con il settore e mi girano le palle quando c'è gente che si lancia in diagnosi per poi dirmi che sarà un problema alla VENA AORTA.
Detto questo, sento ogni giorno, in tutti i luoghi e in tutti i laghi come diceva qualcuno, prendere la parola e dire la propria sulla permanenza o uscita dall'euro... E mi chiedo... Ma questa gente, dal macellaio di fiducia all'amministratore di condominio, dell'euro e di come gira l'economia cosa ne sa??
Mia nonna mi dice sempre che con l'euro non "iacchj chiù la drett", che a Bari significa che da quando è arrivato l'euro non riesce più a capire come fare a sopravvivere... E poi mia nonna si ferma qua... Molta altra gente, con conoscenze economiche pari a quelle di mia nonna va oltre, molto oltre...
Ed è insopportabile! Insopportabile a mio parere che si arrivi addirittura a dire che è necessario un referendum sulla questione... Un referendum va fatto su questioni dirette, su questioni per cui c'è un bianco e un nero, un dentro o un fuori netti... Non per questioni con mille variabili e possibilità tutte per lo più sconosciute ai più... 
Per carità. non dico che bisogna restare nell'euro, o che bisogna uscirne... Ho detto poche righe fa che non ne ho le competenze, vi chiedo solo un favore... Fra 2 mesi torno in Italia... Fatemi sentire i macellai che parlano di salsicce e tagli di carne e amministratori di condominio che parlano di bollette... 
In Italia siamo capaci di svegliarci e diventare un professionista diverso ogni giorno... Ma non facciamo anche gli economisti... Si scherza davvero con il fuoco...

lunedì 12 maggio 2014

Quello che sta accadendo a Bari è qualcosa di unico... #ComprateLaBari

Quello che sta succedendo a Bari è qualcosa di unico... Qualcosa di assurdo e straordinario nello stesso tempo... Nel bene e nel male...
Per anni abbiamo aspettato la fine della tirannia dei Matarrese, la fine della proprietà di una famiglia che mai ha dimostrato attaccamento, rispetto e passione per la città e per la tifoseria, che nonostante tutto, non ha mai lasciato sola la squadra...Non deve trarre in inganno la curva vuota, lo stadio vuoto, che spesso ha accompagnato le partite del Bari, i tifosi non erano allo stadio ma il loro cuore era lì con la squadra...
Dimostrazione di questo è arrivato nel momento in cui i Matarrese hanno lasciato, cedendo per la prima volta alle richieste della città con il fallimento pilotato...
Ed è così, che da quel momento, a Bari tutto rinasce... I tifosi si riversano in massa allo stadio, come avevano sempre promesso, si riescono a superare le 30mila presenze per una squadra che (in quel momento) lotta per la salvezza, per non finire in LegaPro... Ma insieme alla tifoseria rinasce tutta la città, si ricomincia a parlare del Bari dappertutto, in ogni bar, in ogni piazza, Bari torna ad essere quella che è davvero, una città che vive di calcio, di Bari, di biancorosso! Una città dove se il Bari vince, il lunedì hanno tutti il sorriso sulla bocca e tutti hanno voglia di andare a lavorare perchè tanto, prima o poi si finirà a parlare del Bari... Ma si sveglia anche la squadra... Il Bari ha la fortuna di avere la rosa con l'età media più bassa di tutta la Serie B e tutto questo entusiasmo, tutto questo ambiente inizia a caricare i ragazzi, che si traformano, iniziano a vincere partite su partite e ad entusiasmare sempre di più...Ma soprattutto iniziando a scalare la classifica... E qualcuno a Bari inizia a guardare a chi è sopra piuttosto che a chi ci segue...
Ma arriva il giorno dell'asta, tutti aspettano la nuova proprietà, ma l'unica cosa che i tifosi del Bari ricevono è una doccia fredda...L'ennesima...
Non sono bastati i campionati anonimi in Serie B, l'aver perso Conte, Perinetti e il sogno europeo per un discorso meramente elettorale, il calcioscommesse, il derby venduto da quei maledetti mercenari, le decine di punti di penalizzazione, le infinite trattative per la cessione finite l'una peggio dell'altra, l'umiliazione di vedersi addirittura pignorare trofei e maglie storiche... No, per i tifosi del Bari non era ancora il momento di gioire...
Tutto questo avrebbe ammazzato qualunque tifoseria, ma non quella barese! E così fanculo all'asta deserta, ci si penserà alla prossima, adesso ci sono i ragazzi da sostenere !! Si è creato qualcosa di unico, qualcosa che forse a Bari avevamo sempre aspettato... Siamo una sola cosa : Noi, i Ragazzi e la Maglia! Senza presidenti, senza proprietari, la nostra passione e il loro entusiamo! E così si prosegue, le vittorie continuano ad arrivare, e con loro i "selfie" dei calciatori dagli spogliatoi dopo le vittorie, i tifosi che aspettano i ragazzi all'aeroporto, non per festeggiare vittorie di campinati o coppe come avverrebbe altrove, ma semplicemente per dimostrare che noi siamo orgogliosi di loro! I playoff si avvicinano, e contro la Juve Stabia pochi giorni fa il tripudio, un 3-0 netto, in uno stadio pieno di passione e di biancorosso, e una classifica che a fine partita dice -1 dai playoff !!
Poi arriva oggi, la seconda asta, si parla ancora dei turchi, si da per scontato che l'offerta della cordata di Paparesta sia certa, invece per i tifosi del Bari non è ancora (si ancora una volta) il momento di gioire... Il giudice entra in aula... L'asta è deserta...Per la seconda volta...Sembra che del Bari non interessi davvero a nessuno... Ed è inconcepibile...
Sembra crollare tutto...Ma ecco che ancora una volta succede quel qualcosa che forse solo a Bari,. solo quest'anno può accadere... I calciatori del Bari scattano una foto, in cui "si mettono in vendita" e il capitano del Bari lontano dai propri compagni in ritiro per la trasferta di Carpi fa lo stesso davanti un cassonetto per la differenziata con il suo cane e la scritta "comprateci"... Tutto questo regala un sorriso ai tifosi e la passione si riaccende, ancora, dopotutto non abbiamo un acquirente, ma abbiamo loro, e loro hanno noi !! E insieme dobbiamo continuare a sognare !! I tifosi iniziano a scattare foto in cui si ritraggono con cartelli o fogli, tutti accomunati dall'hashtag #compratelabari... Decine di foto invadono i social network, Facebook, Twitter, se ne parla in tutte le lingue e la notizia dei calciatori e dei tifosi che mettono in vendita la squadra arriva addirittura su L'Equipe...
Adesso si aspetta la terza asta. fissata per il 20 Maggio e con base d'asta di 2 milioni di euro, meno di un appartamento in centro in una grande città... Ma nel pacchetto invece di cemento e finestre ci sono un gruppo di ragazzi straordinari, e una tifoseria che aspetta solo di gioire, aspetta solo di prendersi le soddisfazioni che merita dopo anni di delusioni...
A Bari si spera davvero che questo qualcosa di straordinario, non si trasformi in qualcosa che si ricorderebbe a livello mondiale come unico nella storia del calcio...
La squadra dei ragazzi dal viso pulito e dei tifosi innamorati, che scala la classifica fino a raggiungere i playoff e la Serie A...Ma poi fallisce... E scompare...
La squadra senza padroni e proprietari non può vivere per sempre di entusiasmo e passione,purtroppo serve altro...
Questo succederebbe se al 30 giugno il Bari non avrà una nuova proprietà...
La Bari è in vendita... Non uccidete la nostra passione!
#compratelaBari



sabato 10 maggio 2014

Chiavi della città di Bari a Ventura... Ultimo schiaffo ai tifosi...

Sognavamo, sognavamo in grande quell'anno... L'Europa, la gloria, le soddisfazioni... Quelle che a Bari abbiamo sempre aspettato, e forse anche meritato... Quella squadra ci faceva sognare...
Fino a quando un giorno tutto cambiò, tutto iniziò con Genoa-Bari, una partita che si poteva perdere solo facendolo apposta... Da quel momento un declino. sconfitte, umiliazioni, ma soprattutto calciatori che si vendevano le partite, soldi che entravano nello spogliatoio... Si vendettero addirittura il derby...
In panchina c'era Ventura, un allenatore che ci aveva improvvisamente portato "dalle stelle alle stalle"... Ventura, il mister che in nessun modo si voleva scollare dalla panchina, ha forse involontariamente ma irrimediabilmente deciso il nostro destino... Le scommesse, i traditori, i debiti, il fallimento...
Il Bari rischia di sparire se il 12 maggio non ci saranno offerte per rilevare la società...
Si doveva dimenticare tutto, ogni persona, ogni nome, ogni protagonista di quel biennio scellerato, e ripartire...Ma a Bari addirittura a Ventura si regalano le chiavi della città...

giovedì 8 maggio 2014

La festa di San Nicola... Che da bambino è tutta un'altra cosa...

A Bari in questi giorni si festeggia San Nicola... E io da buon barese non dovevo parlare della nostra festa? Non potevo farne a meno... Quest'anno sono lontano dalla mia Bari, e oggi pensandoci ho ricordato quando da piccolo mi portavano alla festa di San Nicola, perché questa festa da bambino, è tutta un'altra cosa...
San Nicola lo aspettavo per tutto l'anno, e non solo perché non si andava a scuola !!
3 giorni di festa, di luci e di divertimento... E io me li godevo tutti !!
La Caravella dava il via a tutto, la si aspettava fino a tardi, fino a quando non passava da Corso Vittorio Emanuele, ma poi si saltava sulle spalle dei propri genitori e si guardava, spesso senza capire cosa fosse, cosa si rappresentasse, ma ugualmente interessati...
Il giorno dopo sveglia presto, si andava con il nonno sul lungomare, c'era la messa e poi l'imbarco della statua del Santo, anche qui la componente religiosa era qualcosa di sconosciuto per me, ma l'ambiente, l'emozione che vedevi negli occhi degli adulti accanto a te, la mano di tuo nonno che ti stringeva per paura di perderti, erano indescrivibili...Non so cosa darei per rivivere anche solo per pochi minuti quel momento, con la stessa spensieratezza, con la stessa curiosità di tutto... Dopo l'imbarco della statua, e lo sparo (che la mattina non mi entusiasmava perché il sole copriva i colori), non ci si fermava più...
Ho la fortuna di avere una nonna a due passi dal lungomare e quindi dalle giostre, e ovviamente l'80% delle mie giornate lo passavo sulle giostre, o meglio a tirare il braccio di mia madre per convincerla a portarmici...
Poi c'erano i pulcini, non me ne vogliano gli animalisti, la LAV e compagnia bella, ma i pulcini che vendevano a San Nicola erano bellissimi soprattutto quando, non so per quale astruso motivo, iniziarono a pittarli... Lo so, la cosa forse è sadica, ma l'idea di avere un pulcino tutto mio, portarlo a casa e farci quello che volevo era una prospettiva troppo forte per un bambino! Un giorno ci riuscii anche a farmelo comprare e provai anche ad insegnarli a volare, obiettivo ovviamente mai portato a termine... Ma oltre ai pulcini c'erano i conigli, i criceti, i gattini, gli uccellini e i pesciolini, insomma era una specie di zoo!
Poi le caramelle, di tutti i colori e tutti i tipi, lo zucchero filato, buonissimo ma io lo odiavo perché alla fine le mani ti rimanevano tutte appiccicose e ti veniva una sete assurda, ma soprattutto c'erano "i signori dei fischietti", non erano dei veri e propri fischietti, non so nemmeno spiegare bene cosa fossero. so solo che si trattava di oggetti che emettevano un suono forte e odioso e soprattutto, tutti quelli che li vendevano, non so per quale motivo ma suonavano tutti la stessa melodia... Forse era qualcosa di studiato, erano una specie di incantatori di serpenti, solo che ad essere incantati erano i bambini... Ne avrò comprati una trentina, e non ne sono mai riuscito a portare a casa uno sano, a volte perché lo distruggevo di mio, altre perché i miei genitori arrivavano al massimo livello di sopportazione e dovevano decidere se distruggere me o il fischietto... Per mia fortuna hanno sempre scelto lui...
Poi a San Nicola incontravi chiunque... Dovete sapere che Bari, pur essendo una città di oltre 300mila abitanti, è un piccolo paesone, sembra quasi che tutti conoscano tutti... E a San Nicola di gente che conosci ne incontri davvero tanta !! Il che può essere una tragedia quando si tratta di amici dei tuoi genitori che si inchiodano a parlare, ma che si trasformava in qualcosa di magico quando chi incontravi erano i tuoi amici di scuola... Non so se vi è mai capitato, ma quando sei piccolo, ed abituato a vedere determinate persone solo in una stanza della scuola, incontrarle fuori è come essere due persone diverse che si incontrano, come essere diventati improvvisamente grandi, non so spiegarlo... Ma era fantastico...
Ma improvvisamente tutto poteva diventare terribile quando per strada incontravi la tua compagna di classe, quella bambina di cui eri innamorato follemente e che ti diceva "sto andando a vedere lo spettacolo delle Frecce Tricolori sul terrazzo di un mio amico"... In quel momento, tutto l'entusiasmo, tutta la gioia si spegne in un attimo, il tuo cuore si spezza... Ma per fortuna questo è successo solo una volta !!
Ecco, le Frecce Tricolori, altra cosa che rendeva unica la festa di San Nicola... Ore passate ad aspettarle (in realtà erano minuti che a me sembravano ore) e pochi minuti di esibizione ( in realtà erano molti ma a me sembravano pochi), ma ne valeva la pena!
E poi... Poi gli spari, uno solo nei primi 2 giorni, una vera e propria gara di spari nella terza serata di festa! Ah, per la gente del nord, gli spari qua a Bari sono i fuochi d'artificio...
I palloncini di tutti i colori, i "carrozzoni" con gli odori di patatine e panini, la gente che quasi ti schiacciava mentre camminava, il gelato al limone dei carrucci o quello di Gasperini, la focaccia del panificio Fiore, le sgagliozze e le popizze, i sorrisi della gente, gli stranieri che si sentivano baresi, i forestieri che arrivavano a Bari a piedi per venerare il santo, le preghierine sotto la statua del santo per futili richieste (quelle che da bambino sembrano richieste che ti cambierebbero la vita)... L'ORGOGLIO DI ESSERE UN BARESE !!
Ecco, questo era il mio San Nicola da piccolo, forse ho dimenticato tante cose, il tempo cancella i ricordi, ma spero che un giorno, se mai dovessi avere un figlio, possa provare almeno una piccola parte delle mie emozioni durante la festa e possa amare almeno quanto me Bari... Perché alla fine, come diciamo a Bari... "Sim l meggh' du condinend" !!